STAINLESS STEEL TANKS and advanced equipment

Monthly: Giugno 2021

#BGSOSTENIBILMENTE, Agroalimentare Italiano

Caseificio Frizza: Arte Casearia dal 1951.

Quasi 70 anni di storia densi di storie. Storie di uomini e di donne, storie di animali e di luoghi.

Una Tradizione Che Affonda Le Radici In Un Glorioso Passato.

La storia del Caseificio FRIZZA di Pegognaga (MN) è corposa, come il suo latte, sano e genuino. Quasi 70 anni di storia densi di storie. Storie di uomini e di donne, storie di animali e di luoghi. Storie di una terra unica e dalla tradizione del Parmigiani Reggiano, eccellenza tra le eccellenze.

Questa Antica e nobile Corte è situata nel cuore della Pianura Padana, la valle del fiume Po, molti popoli l’hanno attraversata, vi si coltivano e lavorano innumerevoli prodotti e l’eccellenza dell’arte casearia deve le sue origini a questa terra, grazie all’unicità del suolo del clima soleggiato e poco ventoso, e di un unico grande ecosistema.

“La Corte Frizza”, sede del Consorzio Agrario, deve il proprio nome a Fritz di Brandeburgo, notabile prussiano giunto in Italia prima della metà del XV secolo, forse al seguito di Barbara di Hohenzollern, sposa di Lodovico II Gonzaga. In un clima particolarmente favorevole al popolo tedesco, i Gonzaga concessero amicizia e favori a Frizzo, come il nome del prussiano veniva italianizzato: un documento del 1433 gli concede il godimento dei terreni della Corte limitatamente a lui e agli eredi maschi.

Estinta la discendenza del nobile tedesco la Frizza, come ormai era conosciuta da tutti, passò di mano in mano per quattro secoli, fino a diventare Società Agricola nell’aprile del 1951, per volontà di 12 soci fondatori. Nei decenni successivi il caseificio si allargò e si dotò di nuove strutture produttive. Nel 1982 la cooperativa acquistò la Corte dai signori Angeli, che erano tra i soci, e nei due anni successivi riedificò latteria e porcilaie, poi cedute nel 1993 per concentrarsi solo sulla lavorazione del latte.

Negli ultimi 25 anni sono cresciuti senza sosta, arrivando nel 2018 a raccogliere e a trasformare in Parmigiano Reggiano 165mila quintali di latte conferiti da 20 soci. Oggi la residenza settecentesca di Corte Frizza, restaurata dopo il sisma del 2012, ospita gli uffici e la sala assembleare della cooperativa agricola. 20 soci conferenti nutro e curono il loro latte, che Andrea con il suo staff sapientemente lavora.

 Un po di numeri……..165 mila quintali di latte , 56 caldaie di cottura … Servono proprio tutte per trasformare il nostro latte nelle 30mila forme che produciamo ogni anno.

Vedere con i propri occhi e vivere la storia … Vi invitiamo!

  • Il Parmigiano Reggiano è una delle grandi eccellenze gastronomiche italiane conosciute in tutto il mondo. Tutelato da oltre 80 anni da uno dei primi consorzi agroalimentari europei, viene fatto tal quale da nove secoli.
  • La Frizza spalanca le porte del caseificio ad appassionati di questo formaggio, a semplici curiosi, a famiglie, a scolaresche e a comitive di turisti. Perché fare il Parmigiano Reggiano è il nostro lavoro, ma anche la nostra passione. Per questo, oltre che farlo, ci piace molto anche raccontarlo.
  • Se hai in mente un tour alla scoperta dei sorprendenti tesori enogastronomici e culturali delle province di Mantova, Modena e Reggio Emilia, prenota una visita guidata compilando il modulo che trovi qui sotto. Potrai seguire passo passo tutte le fasi della produzione, dall’arrivo del latte alla stagionatura delle forme. Che aspetti? Siamo a pochi minuti dal casello di Pegognaga.
  • https://www.caseificiofrizza.it/visite-guidate/

#BGSOSTENIBILMENTE

Promozione del protagonismo aziendale e sociale per la sostenibilità ambientale

Il futuro è di chi agisce …

LA NUOVE PROPOSTA BG SOCIAL 20_21

#BGSOSTENIBILMENTE, Tecnologia a confronto

Smart agriculture o agricoltura di precisione? Il prossimo futuro guardando al 2025.

Una rivoluzione tecnologica nell'agricoltura guidata dai progressi della robotica e delle tecnologie di rilevamento sembra destinata a modificare radicalmente la pratica moderna.

Agricoltura 4.0 la rivoluzione dello smart farming.

Nel corso dei secoli, man mano che gli agricoltori hanno adottato più tecnologia per ottenere rendimenti maggiori, la convinzione che “più grande è meglio” è arrivata a dominare l’agricoltura, rendendo impraticabili le operazioni su piccola scala. Ma i progressi nella robotica e nelle tecnologie di rilevamento minacciano di sconvolgere l’attuale modello di agribusiness. “C’è il potenziale per i robot intelligenti di cambiare il modello economico dell’agricoltura in modo che diventi fattibile “essere di nuovo un piccolo produttore”, e questo porterebbe l’ideale di agricoltura veramente alle origini!
La robotica del ventunesimo secolo e le tecnologie di rilevamento hanno il potenziale per risolvere problemi antichi quanto l’agricoltura stessa. “Passando a un sistema agricolo robotico, possiamo rendere la produzione agricola significativamente più efficiente e più sostenibile“. Nelle serre dedicate alla produzione di frutta e verdura, gli ingegneri stanno esplorando l’automazione come un modo per ridurre i costi e aumentare la qualità. Attualmente sono in fase di sperimentazione dispositivi per monitorare la crescita degli ortaggi, nonché raccoglitori robotizzati. Per gli allevatori di bestiame, le tecnologie di rilevamento possono aiutare a gestire la salute e il benessere dei loro animali. E sono in corso lavori per migliorare il monitoraggio e il mantenimento della qualità del suolo e per eliminare i parassiti e le malattie senza ricorrere all’uso indiscriminato di prodotti agrico-chimici.
Sebbene alcune di queste tecnologie siano già disponibili, la maggior parte è in fase di ricerca in laboratori e società spin-off. Un ampia categoria di ricercatori stanno credendo sul nostro territorio e fanno parte di un crescente corpo di scienziati con piani per rivoluzionare la pratica agricola. Se avranno successo, cambieranno per sempre il modo in cui produciamo il cibo.

“Possiamo usare la tecnologia per raddoppiare la produzione alimentare”.

#BGSOSTENIBILMENTE

Promozione del protagonismo aziendale e sociale per la sostenibilità ambientale

Il futuro è di chi agisce …

LA NUOVE PROPOSTA BG SOCIAL 20_21

Grazie alle tecnologie dello smart farming l’uomo è sollevato da pesanti lavori di routine e può operare in maniera più efficiente, sfruttare al meglio le risorse disponibili e ottimizzare la qualità dei processi di produzione e dei propri prodotti. In tale processo i fattori culturali sociali e ideologici sono tuttavia sempre più un ostacolo allo sviluppo necessario. Gli agricoltori hanno la sensazione di non essere considerati dalle nuove tecnologie oppure sono sopraffatti dalla loro utilizzo, il salto generazionale spesso è ampio e crea problematiche nella fase di transizione del cambiamento.

Opportunità e sfide della digitalizzazione … perché ci dobbiamo preparare e abbracciare il cambiamento.

Per ottimizzare i sistemi di produzione e assicurare la qualità, vi sono a disposizione sempre più processi controllati da sensori e automatizzati. Oltre alle basi decisionali per un impiego efficiente di persone e macchinari, le tecnologie dello smart farming e la loro interconnessione offrono nuove potenzialità concernenti:

redditività (riduzione dei costi e aumento dell’efficienza energetica)

aumento della qualità (p.es. minore impiego di antibiotici, antiparassitari…)

riduzione al minimo delle emissioni (p.es. protezione delle acque)

protezione delle risorse (p.es. risparmio di acqua)

miglioramento del benessere e della salute degli animali 

Nel quadro di lavori di ricerca occorre appurare a quali condizioni queste nuove tecnologie apportano un valore aggiunto nella filiera agroalimentare Italiano.