INOSSIDABILE E NON SOLO…

BG … INOSSIDABILE nel tempo…

tecnologie e materiali

Introdotto intorno agli anni ’70 del secolo scorso al fianco di contenitori dei materiali piu diversi (cemento, legno, vetroresina, e di altri materiali, ormai scomparsi…) l’acciaio inossidabile è oggi presente in tutte le cisterne per le sue caratteristiche di idoneità alla lavorazione degli alimenti…

Per capire quali siano i fattori che possono fare di una cisterna in acciaio inox un manufatto di qualità superiore, dotato di caratteri di resi­stenza e igienicità, vi invitiamo a visitare lo stabilimento di Bg Cisterne guidati dalla titolare Giulia Boselli, che da tre generazioni produce cisterne per il trasporto e lo stoccaggio di liquidi alimentari.

UN MATERIALE IGIENICO A PROVA DI SPORCO

L’elevata inerzia chimica e la facili­tà di igienizzazione e sanificazione sono tra le principali caratteristiche che hanno decretato il successo e la diffusione dell’acciaio inossidabile negli stabilimenti alimentari. A que­ste si aggiugnono la scarsa neces­sità di manutenzione e la durata dell’inve­stimento nel tempo. L’igienicità di un materiale e la sua idoneità nel venire a contatto con gli alimenti (talvolta, dato il basso pH come nel caso del latte) dipendono dalla mancan­za di cessioni che ne modifichino il profilo organolettico, compositivo o tossicologico, dalla resistenza alla corrosione e all’uso dei detergenti e dei sanificanti, dalle caratteristiche di compattezza e assenza di poro­sità della superficie, dalla facilità di rimozione dei film organici di spor­co e microorganismi e dall’assenza di rivestimenti facilmente scalfibili o scheggiabili, che mettano l’ali­mento a contatto con un materiale meno idoneo.

Alla qualità dei materiali, che pos­sono poi differire per la composi­zione della lega, si vanno poi ad aggiungere nella costruzione del manufatto la scelta delle finiture, la progettazione della geometria e dei particolari costruttivi e le tecni­che di lavorazione, saldatura e in­stallazione, che nel loro complesso influiscono sulla qualità della cisterna, la sua resistenza e la stessa igienicità.

Per le cisterne prodotte da BG vengono utilizzati principlamente gli acciai detti austenitici Inox Aisi 304 e Aisi 316, quest’ultimo utilizzato soprat­tutto per le parti sottoposte a mag­giori sollecitazioni, oltre alle leghe L, Aisi 304 Le 316 L, a basso contenu-to in carbonio.

“Grazie all’esperienza in diversi settori alimentari come quello del latte o nel settore trasporto acqua -spiega Giulia Boselli – abbiamo deciso di puntare sulla pulizia e la lavabilità delle cisterne, grazie alla fi­nitura delle superfici con rugosità testata su una produzione ampia e consolidata, caratterizzata da lucidatura a specchio e “auto­pulente”.

UNA TECNICA DI COSTRUZIONE METICOLOSA

Particolare attenzione deve poi essere posto all’esecuzione e alla finitura delle saldature.Tutte le saldature quelle verticali e quelle circolari sono realizzate in atmosfera inerte per ridurre l’azione dell’ossigeno che ne provoca oltre che l’imbrunimento, una riduzione nella resistenza con rischio di perforazione. Inoltre continua l’imprenditrice Parmense in un secondo momento il cordone del materiale di giunzione viene lisciato e le saldature lucidata all’interno e satinata all’esterno per renderle del tutto omogenee con il resto della superfici in modo così da ridurre il rischio di deposito di sostanza organica e sporcizia.

Il montaggio degli accessori a filo parete interna e la forma delle cisterne sono tali da evitare la presenza di spazi, interstizi o ristagni, dove lo sporco possa depositarsi limitando la facilità di passaggio e lo scorrimento della soluzione di lavaggio.

L’obiettivo è ridurre l’uso dei detergenti più agressivi, che possono presentare un rischio per la sicurezza degli operatori, o quelli a base di cloro, il cui utilizzo, anche sulle superfici esterne comporta un rischio di corrosione localizzato dell’acciaio. “ La finitura laminata lucida BA” che si compone di tutti questi accorgimenti per migliorare l’igienicità dei serbatoi permette di sostituire ai detergente il solo uso dell’acqua calda a 70-80° con l’aggiunta di acqua ossigenata per la sanificazione. In questo modo non solo l’operatore non è costretto ad entrare nel serbatoio, ma grazie alle sue caratteristiche si ottiene un risparmio sensibile sui tempi di lavoro e sui consumi di acqua (ind. del30%) e di energia, oltre che una riduzione del rischio legato alla presenza di residui dei prodotti chimici utilizzati per la pulizia, sopratutto nelle valvole, che sono più difficili da raggiungere nei risciacqui.

L’igienicità di una materiale.

L’igienicità di un materiale, in generale, può essere definita come una serie di combinazioni coordinate dei seguenti parametri:

  • Resistenza alla corrosione
  • Assenza di qualunque rivestimento protettivo
  • Compattezza superficiale priva di porosità
  • Elevata removibilità batterica nei cicli di pulitura
  • Bassa ritentività batterica dopo i cicli di pulitura.

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