YOUTH 4CLIMATE Milano 28-30 Settembre

Sviluppo sostenibile e tecnologia

Youth4Climate, l’evento organizzato dall’Italia nell’ambito dei lavori della Pre-Cop di Milano in preparazione alla Cop26 in programma a Glasgow per Novembre, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il Premier Mario Draghi e le giovani attiviste Greta Thunberg e Vanessa Nakate.

Quasi 400 giovani provenienti da 197 Paesi membri dell’UNFCCC (la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) si sono dati appuntamento dal 28 al 30 settembre, a Milano, con l’obiettivo di elaborare un documento con proposte concrete sui temi più urgenti riguardanti la crisi climatica, in vista delle negoziazioni della Pre-Cop e dell’incontro cruciale di Glasgow. Ogni Stato era rappresentato da due ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni, selezionati dall’Ufficio della Youth Envoy del Segretariato Generale delle Nazioni Unite.

#BGSOSTENIBILMENTE

Promozione del protagonismo aziendale e sociale per la sostenibilità ambientale

Il futuro è di chi agisce …

LA NUOVE PROPOSTA BG SOCIAL 20_21

Qual è il ruolo dell’Italia in ambito internazionale?

youth 4 climate

l’Italia deve avere un ruolo da leader in questo processo e in preparazione della Cop26 di Glasgow. Non solo perché è uno dei paesi dell’area “ricca” del mondo ma anche perché è incluso tra gli Stati che hanno un’economia forte e sono più aperti al dialogo e alla coesione. Il nostro Paese vorrà e dovrà assumere un ruolo di rilievo anche soltanto per aver ideato questa manifestazione e aver espresso la volontà di dare voce ai giovani e averli messi in comunicazione con gli esperti. Questo è già un sintomo che siamo sulla buona strada per cambiare le cose.

Tra le iniziative riportato nel documento, qual è la proposta più importante e significativa…

Sicuramente quella che ha fatto più scalpore è stata quella di abolire le emissioni dovute a utilizzo di combustibili fossili entro il 2030. La richiesta è stata avanzata da diversi gruppi, originari di diverse parti del mondo. Inizialmente doveva essere un’idea di un solo gruppo di lavoro, ma è stata subito condivisa da tutti gli altri. Sembra un obiettivo veramente molto ambizioso, ma il fatto che sia stato proposto e sostenuto da tutti i partecipanti significa che in tanti ci credono, che è un tema molto sentito e che deve essere considerato come una priorità.

Viviamo in una società democratica e la politica deve iniziare a interessarsi, interpretare e comprendere i dati della scienza. Solo così possiamo avere un cambiamento radicale. Le manifestazioni sono compiute da persone che si aggregano anche grazie alle nuove tecnologie e ormai siamo in un mondo interconnesso dove basta veramente poco per riunirci. Noi stessi, anche i più giovani, sentiamo sulla nostra pelle gli effetti del cambiamento climatico… per esempio nel mio paese non si è mai visto un ottobre così caldo da stare a maniche corte! Tutti ora sono molto più motivati a farsi sentire, che poi è la cosa importante. In Europa ora ci sono proposte di legge che cercano di cambiare lo stato delle cose, per esempio si sta iniziando a voler ridurre drasticamente l’uso della plastica. La politica sta facendo tanti passi avanti per questo, perché ci sono state persone che hanno avuto il coraggio di dire “No” e di far sentire la propria voce per ribadire che il mondo è anche nostro.(G.T)